Un gioiello poco conosciuto...
Se non siete nella nostra città per la prima volta e desiderate una
visita guidata un po’ insolita e diversa di Venezia, molte sono le opportunità che potete scegliere. Con questo breve post vi suggeriamo di recarvi al
complesso dell’Ospedaletto, presso la chiesa di Santa Maria del Derelitti.
Gli Ospedali
Gli Ospedali a Venezia erano inizialmente
ricoveri per gli indigenti, per
bambini abbandonati, per le categorie sociali estremamente deboli. Presso alcuni di questi “ospizi” si cominciò in seguito ad
organizzare concerti, in cui a suonare e a cantare erano
le ragazze lì ospitate (dette
putte in veneziano).
La qualità della musica eseguita negli ospedali era tale da
essere apprezzata a livello internazionale, numerosi estimatori giungevano addirittura dall’estero per assistere a questi impareggiabili concerti.
La Sala della Musica
Se l’Ospedaletto in sé merita sicuramente una visita, anche solo per ammirare la
scala ovale dell’architetto Sardi o il Cortile delle Quattro Stagioni progettato dal Longhena, il vero gioiello è la
Sala della Musica, realizzata tra il
1776 e il 1777 su progetto di Francesco Patron.
La scala ovale del Sardi
Ambiente dall’
acustica perfetta, con gli angoli smussati ed il soffitto piatto, la Sala ospitava
concerti privati esclusivi. L’elegante apparato pittorico spetta a
Jacopo Guarana ed al quadraturista
Mengozzi Colonna: l’effetto è quello di un ambiente più ampio di quanto sia in realtà, grazie all’
illusione prospettica delle quadrature.
La Sala della Musica
Gli affreschi
Strepitosi sono i grandi affreschi. Sul soffitto campeggia “
Il trionfo della musica”: Apollo in volo con la sua lira è circondato da eleganti figure muliebri, ciascuna con il proprio strumento musicale, appoggiate su leggere nubi.
Il Trionfo della Musica
Sulla parete di fondo troviamo “
Apollo circondato dalle putte del coro”: le ragazze sono ben caratterizzate… e se si trattasse di
ritratti veri e propri? A questo proposito però vi potremmo raccontare qualcosa in merito ai commenti sull’aspetto delle putte, lasciatici nei propri scritti dagli ospiti illustri che frequentavano i concerti dell’Ospedaletto, primo fra tutti
Jean Jacques Rousseau…
Apollo con le putte del coro (J. Guarana)
Si possono anche ammirare dettagli particolarmente squisiti, come i
monocromi, le
finte porte e le finte finestrelle con le grate, dietro le quali si intravedono ipotetici ascoltatori.
Monocromo
Finta finestrella con grata
Alcune delle
finestre però sono reali, non dipinte: da lì gli spettatori assistevano agli esclusivi concerti delle putte.
Finestrella con grata
Un itinerario musicale
La visita alla Sala della Musica può essere completata con la visita alla
Chiesa e al Museo di Santa Maria della Pietà, poco lontani dall’Ospedaletto, e in seguito si potrebbe fare un salto a
San Marco e al
Teatro La Fenice, in un itinerario all’insegna della
musica a Venezia, ripercorrendo anche i passi di
grandi musicisti che lasciarono la loro impronta a Venezia… o sui quali fu Venezia a lasciare la propria impronta: Gabrieli, Vivaldi, Mozart, Monteverdi, per arrivare fino a Igor Stravinskij e Luigi Nono.
Vi aspettiamo per una
visita guidata privata insolita, ricca di emozioni e melodiose note.
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